Promosso a pieni voti il primo frutto della collaborazione tra la onlus Amka, attiva in Guatemala, e
Caffè Speciali Certificati che mira a supportare ottanta donne piccole produttrici di caffè in condizione
di particolare vulnerabilità
Nei giorni scorsi sono arrivati al porto di Genova 257 sacchi di caffè da 69 kg provenienti dal Guatemala: il frutto
tangibile della collaborazione tra Caffè Speciali Certificati e Amka, con caratteristiche di eccellenza che hanno
permesso di superare la certificazione attenta e complessa di CSC. Per
entrambe le parti tutto ciò rappresenta una grande soddisfazione.
Nato nel 2020 questo progetto nato nella provincia di Petatàn, regione di Huehuetenango, nel Nord
Ovest del Guatemala (la coltivazione del caffè qui si estende per chilometri e chilometri grazie a un
suolo fertile e a condizioni climatiche favorevoli). Nonostante in questo territorio il ciclo di coltivazione e lavorazione del caffè scandisca il ritmo e lo stile di vita dell’intera comunità, la condizione della donna in questo contesto è ancora molto fragile: si inserisce all’interno di una società che in molti casi sfrutta la sua forza lavoro senza alcun compenso, limitandone la libertà decisionale: i ricavi vengono gestiti dagli uomini, a cui le donne devono rivolgersi per affrontare qualsiasi tipo di spesa.
La collaborazione tra Amka e CSC è stata avviata con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle
capacità produttive e commerciali di ottanta donne piccole produttrici di caffè in condizioni di
particolare vulnerabilità socioeconomica, contribuendo a migliorare le loro condizioni: con una formazione che ha spaziato dai temi della produzione del caffè e della promozione del ruolo della donna
alla distribuzione di materiali e prodotti agricoli, all’assistenza tecnica specializzata per il
miglioramento delle tecniche di coltivazione alla raccolta del caffè.
Graziano Carrara, esperto di CSC, ha coordinato le operazione dell’iniziativa, svolgendole da remoto a causa delle limitazioni legate al Covid: “Si è trattato di un lavoro lungo e molto impegnativo, la lavorazione del
caffè è una pratica complessa, che richiede tempi e procedure precise. Con l’aiuto di Amka e di un
esportatore guatemalteco con cui lavoro da molti anni, abbiamo spiegato quale fossero gli obiettivi da raggiungere, soffermandoci sui tempi di raccolta, di fermentazione, di asciugatura fino alla consegna
del caffè a questa persona di fiducia che si è occupata della selezione e della spedizione”. Carrara ha aggiunto: “È stato complesso individuare un prezzo che fosse equo e incentivante e le produttrici hanno ricevuto un premio
cospicuo, vale a dire un incremento di ricavo pari a quasi il 50% come ha evidenziato Amka. Quando sono arrivati i primi campioni che hanno ottenuto la certificazione CSC sono stato molto contento e la soddisfazione è stata piena quando finalmente ho visto sbarcare il container a Genova. Il prossimo anno riprenderò i miei viaggi nelle terre d’origine: spero di riuscire a passare anche da Petatàn”.
Grazie alla differenza di prezzo offerta rispetto alla media di mercato e al supporto in fertilizzanti gratuiti, per la prima volta le donne coinvolte nel progetto si sono sentite ascoltate, riconosciute e valorizzate. Nello specifico, il pagamento del caffè viene infatti versato alle donne, con l’obiettivo di un’indipendenza economica fondamentale per la loro vita. È stata creata anche una giunta femminile composta da cinque donne che ha eletto come presidentessa la quarantenne Dona Juanita, che ha imparato a produrre caffè insieme al marito, all’interno di una piccola organizzazione locale. Dopo la separazione, ha iniziato a gestire il terreno del fratello, emigrato
negli Stati Uniti. Questa attività le permette di mantenere i figli e di essere indipendente
economicamente. Da circa dieci anni produce caffè 100% organico, utilizzando sterco e compost per
fertilizzare le piante. Dona Juanita ha raccontato: “Questo lavoro è molto faticoso, dobbiamo percorrere molta strada con i sacchi di fertilizzante sulle spalle. Lottando possiamo compiere ogni tipologia di attività e come donne abbiamo il diritto di partecipare e organizzarci. Credo molto nell’importanza di costituirci come associazione”.
Arrivato a Genova, questo caffè dalle note decise e piacevoli verrà suddiviso tra i torrefattori del Consorzio
che lo tosteranno e lo venderanno in miscela o singola origine, accompagnato da uno speciale logo che
evidenzierà la sua caratteristica principale, ovvero essere il “caffè delle donne”.